martedì 1 ottobre 2013

How To: Vintaj Patinas



Dopo tanto nominarle, mi sono finalmente decisa e ho finito di preparare questo post che si accompagna a quello che avevo precedentemente fatto sulle patine della Gilders Paste, sopratutto perchè mi sembra di capire che il materiale informativo che si trova in rete sia quasi tutto in inglese.

Ovviamente non ho alcuna pretesa di alto giornalismo e non mi pagano per raccontare quanto mi sono trovata bene con questi prodotti, cerco solo di condividere le mie impressioni con chi passa di qui :)


Allora, partiamo dall'inizio, le patine Vintaj sono a tutti gli effetti degli inchiostri concepiti dalla Ranger (ditta statunitense che, dalla breve occhiata che ho dato sul loro sito, direi che si occupa prevalentemente di materiale craft con un occhio di riguardo allo scrapbooking), in collaborazione con Vintaj, di cui tutte noi appassionate di gingilli avremo sentito parlare, specificatamente per aderire al metallo.

A differenza delle Gilders Paste, che sono praticamente solide, ci troviamo davanti a delle bottigliette (15 ml) di inchiostro liquido, che i produttori consigliano di applicare con un pennello sintetico a setole piatte. 
La gamma di colori è piuttosto ampia, i colori opachi vengono venduti in set di 3 tonalità, i colori metal in coppie (nota bene, allo stesso prezzo). Non è comunque difficile con una bella ricerca su Ebay.com trovarli anche sfusi, sebbene non convenga molto sul lato del prezzo.
I colori, molto pigmentati, sono comunque perfettamente miscelabili tra loro, quindi non è fondamentale possederli tutti, basterà mischiarli. 

I tempi di asciugatura sono piuttosto rapidi, e finchè gli inchiostri sono bagnati si rimuovono con l'acqua (fondamentale lavare subito il pennello, basta immergerlo in un barattolo con un po' d'acqua appena finito di usarlo). Una volta asciutti, sono piuttosto resistenti, sopratutto all'aumentare delle passate. In caso di bisogno però, ho notato che si rimuovono facilmente con l'acetone puro.
Ovviamente sovrapponendoli da bagnati otterremo delle sfumature interessanti, mentre per avere contrasti netti bisognerà aspettare che il pezzo asciughi (tanti usano una heat gun, io ho risolto con un piccolo phon da viaggio!).

Una volta applicata la patina, per riportare alla luce il metallo del nostro pezzo (che probabilmente sarà filigranato, o a rilievo...), Vintaj suggerisce di utilizzare il loro Reliefing Block, concepito appositamente per carteggiare e levigare le aree in rilievo di ciò che stiamo patinando. Dovendo sperimentare e volendo contenere la spesa, io non ho acquistato il blocco: dal sito ufficiale vediamo che ha tre livelli diversi di abrasione, ma io me la sono cavata ugualmente bene con un buffer da manicure, lana d'acciaio e carta vetro fine per metallo, ovviamente finchè non mi sono ricordata di possedere un Dremel 4000 che ha velocizzato notevolmente il lavoro! Mi ha inoltre permesso di lucidare benissimo le piastrine di ottone :)

Per l'uso delle patine comunque vi rimando ad uno dei video ufficiali:



L'altro prodotto molto interessante della serie è la Vintaj Glaze, che trovo molto versatile.


Fondamentalmente, è una vernice trasparente lucida, da usarsi sul metallo tal quale o trattato con le patine.
Il punto di forza è però costituito dal fatto che si può mischiare alle patine, "allungandole" (non per niente la chiamano extender) in genere in rapporto 1:3 o 1:4, e sfruttandola quindi per realizzare un wash, ad esempio per ottenere un effetto distressed.
Più facile a farsi che a dirsi, in questo video si vede bene il risultato che si può ottenere:



Come commento finale, che dire. Io ne sono perdutamente innamorata. 
Essendo liquide queste patine si prestano ai normali utilizzi di una pittura, non bisogna prenderci confidenza come ad esempio mi è accaduto con le Gilders Paste. Inoltre possono essere usate anche sulle varie clay (ad esempio io ho avuto dei buoni risultati anche applicandole sull'epoxy clay).
La resistenza è buona, sono praticamente inodori, i colori sono vividi e molto concentrati, il poterli mischiare dà vita ad un sacco di possibilità e allarga all'infinito la gamma cromatica.
Le differenze che ho riscontrato con la Gilders Paste, a parte nel formato (liquido VS solido) e nella quantità (bastano pochissime gocce di inchiostro per coprire un pezzo, ma la Gilders Paste è talmente tanta da risultare in effetti eterna), riguardano l'aderenza, dove vincono a mani basse le Vintaj Patina (sopratutto per le campiture uniformi) e la pigmentazione, anche qui come sopra.
A mio modesto parere, l'utilizzo della Gilders Paste è più adatto a dare un riflesso, una sfumatura, un effetto delicato. Con la Vintaj Patina invece è proprio come passare una pittura acrilica, uno smalto, anche usando la Vintaj Glaze come extender trovo difficile dare solo un accenno che si armonizzi e sfumi nel pezzo che stiamo lavorando.

Se vi interessa sapere dove trovare le Patine, potete andare sul sicuro con Perles&Co (chi di noi non lo conosce? :D ), potete lanciarvi con un acquisto su Ebay (rigorosamente fuori Italia, temo), o per rimanere nel Bel Paese, vi segnalo questo shop online dove però non ho mai fatto acquisti: http://www.timbroscrapmania.it ma che sembra essere discretamente ben fornito e penso farà la gioia delle appassionate scrapper :)

Da ultimo, vi propongo un video più lungo e più dettagliato se aveste (ancora!) voglia di approfondire l'argomento:



Sperando di essere stata utile e non troppo prolissa o noiosa con questo lunghissimo post, vi saluto :) 

13 commenti:

  1. ...si le ho provate ho preso su Perles &co il tris di rosso/arancio/mattone...non so, ci devo prendere confidenza. Forse risultano troppo coprenti o forse ho preso gli unici colori che sul rame spariscono...Appena riesco mi applico e intanto guardo i video che sicuramente aiutano
    Grazie per questo bellissimo post

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    1. Ciao Grazia :) io penso che sia una questione cromatica. Anche io ho il tris dei colori "rugginosi" e trovo poco contrasto anche con l'ottone, immagino con il rosso-rosa del rame. Sicuramente puoi provarle con più successo sull'alluminio, o almeno, io mi sono ripromessa di farlo non appena incapperò in una lamina di alluminio da acquistare!
      In compenso mi è piaciuto molto l'effetto "autunno" abbinandole al verde scuro e al verde acido, il colore freddo dà una botta di vita ;)

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  2. Grazie per il tutorial Paoletta! Me lo salvo su Pinterest nell'attesa di poter sperimentare questa tecnica, che trovo davvero bellissima :)

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    1. Come tutorial è un po' scarsino in realtà, visto che mi sono affidata praticamente solo ai video... però sentivo il bisogno di dire al mondo: provatele perchè sono troppo forti! :D

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  3. grazie mille per i tutorial, prima o poi mi tornerà la voglia di perlinare e ci proverò!

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  4. Ciao Paola ti ho nominata per il Liebster Award perchè il tuo blog mi piace molto! Se ti va fai un giro nel mio blog e leggi il post! grazie per le tue dritte, sono molto utili! Un abbraccio!

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    1. Ciao Angela, sei sempre gentilissima, grazie davvero!
      A breve passo da te! <3

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  5. Grazie Paoletta, Il tuo post è veramente interessante e ben fatto!! Questi prodotti sono sicuramente da provare, ma se mi prende anche questa mania è finita!!!!!!!!!!!!

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    1. Ti ringrazio Aldina, tendo ad essere logorroica e mi fa piacere vedere che -nonostante tutto- non ti ho annoiata!
      Sì, se ti piglia è davvero finita! Sono bellissime :D
      Comunque puoi provare anche con gli acrilici, se hai qualche tubetto, a patto sempre di sigillarli ad esempio con l'acrilico spray. Ti levi lo sfizio, almeno! :)

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  6. Ciao! Ti ringrazio davvero molto, anche se in ritardo vengo subito a sbirciare tra i tuoi post! :)

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  7. Ma quante belle cose spieghi! *__*
    Ciao Paoletta!
    Se lo gradisci, sul mio blog c'è un piccolo premio per te.
    A presto,
    DaNa
    Quando veg te lo aspetti...

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    1. Ciao carissima, scusa il ritardo, non ho più considerato il mio povero blog ;)
      passo subito, grazie mille!!

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