Paola Roncagliolo, classe 1985, genovese di nascita e, recentemente, savonese di adozione.
Fedele al mio segno zodiacale (Bilancia) e al mio ascendente (...Bilancia!), manifesto sin dalla tenera età una notevole passione e, dicono, anche bravura con pennelli, matite, colori, fogli di carta e via dicendo.
Imbrattatele, mi chiamavano.
Questo fino all'approdo alla scuola media, dove, secchiona per natura, umanistica per amore, scientifica per necessità, passo i tre anni d'obbligo in piena insicurezza e indecisione su quale scuola affrontare in seguito, drammaticamente cosciente del già allora incasinato mondo del lavoro.
Mi barcameno tra opuscoli informativi e studi statistici approfonditi ("ambarabacciccicocò" il più gettonato) per scegliere il giusto indirizzo tra artistico, linguistico e turistico, nel contempo bacchettata dalla mia professoressa di Arte, che non avrebbe avuto pace finchè non avesse fatto di me un secondo Sanzio.
Infine il dado è tratto, e decido che la mia massima aspirazione di 13enne è diventare un perito turistico, forte della residenza nella Superba: "Cosa c'è a Genova, se non il turismo?" proclamavo a gran voce, "Non vivo mica nel parigino Quartiere degli Artisti, non posso permettermi di fare la pittrice squattrinata una volta finita la scuola!" cercavo di autoconvincermi mentre abbandonavo il mio grande sogno, e mentre la professoressa di Arte mi guardava con i lucciconi agli occhi.
Che errore ragazzi, cinque anni di forsennato studio e alla prima esperienza in agenzia di viaggi sono scappata appena ho potuto ;)
Da lì ho lavorato sempre in ambiente impiegatizio, fino a scoprire in un disoccupato luglio del 2008 la creazione di gioielli:
Superata la soglia dello stupore, e rimpinguato il mio portagioie, mi sono resa conto che tenere le pinze in mano mi piaceva, ma davvero tanto.
Le persone a me più vicine puntavano e facevano scommesse come nella peggiore delle bische:
"secondo me dura meno del decoupage."
"ma va, figurati, non hai visto con le tele e i colori ad olio come è andata a finire??"
"e del corso da fumettista, ne vogliamo parlare? e di quando voleva fare l'artistico serale? eh?"
"vi devo ricordare l'uncinetto? sto ancora aspettando che mi finisca quel centrino a rete filet...."
"sarà la solita fissa momentanea, la solita boutade!"
E invece.
Nonostante io abbia reiniziato a lavorare a tempo pieno pochi mesi dopo, la passione non è cessata, e a conti fatti questo piccolo hobby mi accompagna da più didue tre quattro cinque anni :)
Recentemente, inoltre, la crisi mi ha "regalato" un graditissimo part time, che mi permette di dedicare a questa passione più tempo e finalmente, alcune delle passate fisse momentanee trovano applicazione, anche se magari in maniera inusuale e totalmente avulsa dal loro contesto :)
"Incredibile, è possibile anche farseli da soli, non solo comprarli!" :-O
Superata la soglia dello stupore, e rimpinguato il mio portagioie, mi sono resa conto che tenere le pinze in mano mi piaceva, ma davvero tanto.
Le persone a me più vicine puntavano e facevano scommesse come nella peggiore delle bische:
"secondo me dura meno del decoupage."
"ma va, figurati, non hai visto con le tele e i colori ad olio come è andata a finire??"
"e del corso da fumettista, ne vogliamo parlare? e di quando voleva fare l'artistico serale? eh?"
"vi devo ricordare l'uncinetto? sto ancora aspettando che mi finisca quel centrino a rete filet...."
"sarà la solita fissa momentanea, la solita boutade!"
E invece.
Nonostante io abbia reiniziato a lavorare a tempo pieno pochi mesi dopo, la passione non è cessata, e a conti fatti questo piccolo hobby mi accompagna da più di
Recentemente, inoltre, la crisi mi ha "regalato" un graditissimo part time, che mi permette di dedicare a questa passione più tempo e finalmente, alcune delle passate fisse momentanee trovano applicazione, anche se magari in maniera inusuale e totalmente avulsa dal loro contesto :)