Faccio capolino dal mio antro buio solo per farvi un saluto, per dirvi "sono viva e il blog esiste".
Però.
Latito, ragazzi, latito.
La crisi creativa perdura, ogni tanto do una martellata a caso da qualche parte, mi impiastriccio un po' le dita di colore, prendo in mano le pinze, le rigiro tra le dita come se non avessi mai visto tale attrezzo.
E niente, non ce la fo.
Sono piena di work in progress che non assemblo.
Piastrine colorate di metallo che si impilano. Pure carucce, devo dire.
Sacchetti di componenti nuovi, appena aperti e ancora in attesa di trovare collocazione nelle scatoline dei materiali.
Vasetti di pigmenti ancora incellophanati, abbandonati in un canto.
E mentre la parte materica mi è avversa, continuo a buttare giù progetti di elaborate collane sul mio fidato Note, dove i disegnini hanno superato le 60 pagine.
Ma niente, guardo le pinze e mi viene l'orticaria.
Prima o dopo tornerò, nel frattempo torno a gingillarmi e a cercare di imparare come farmi i cosmetici da sola.
Cià!
Però.
Latito, ragazzi, latito.
La crisi creativa perdura, ogni tanto do una martellata a caso da qualche parte, mi impiastriccio un po' le dita di colore, prendo in mano le pinze, le rigiro tra le dita come se non avessi mai visto tale attrezzo.
E niente, non ce la fo.
Sono piena di work in progress che non assemblo.
Piastrine colorate di metallo che si impilano. Pure carucce, devo dire.
Sacchetti di componenti nuovi, appena aperti e ancora in attesa di trovare collocazione nelle scatoline dei materiali.
Vasetti di pigmenti ancora incellophanati, abbandonati in un canto.
E mentre la parte materica mi è avversa, continuo a buttare giù progetti di elaborate collane sul mio fidato Note, dove i disegnini hanno superato le 60 pagine.
Ma niente, guardo le pinze e mi viene l'orticaria.
Prima o dopo tornerò, nel frattempo torno a gingillarmi e a cercare di imparare come farmi i cosmetici da sola.
Cià!